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Che cos'è l'orientamento

Il carattere distintivo della vita contemporanea è il cambiamento. Nel mondo moderno sono sempre meno coloro che si trovano davanti una vita determinata e definita all’interno di modelli noti e ben sperimentati; ci si trova quindi a comporre la propria vita in modi estremamente personali tentando di trovare un’armonia delle parti nella composizione dell'esistenza.

 

Uomini e donne sono impegnati così in un processo creativo di composizione delle proprie vite.

 

“La vecchia affascinante idea di un solo cammino e di un unico impegno, per molti si rivela illusorio, non solo per gli esuli geografici e politici, ma per tutti gli esuli culturali e sociali messi al bando ogni giorno e ovunque dalla discontinuità dei costumi e dell’economia globalizzata. E’ possibile trasferire il proprio bagaglio di esperienze quando la vita è un mosaico di compiti differenti? Le vite delle persone sono vite in divenire, indeterminate e soggette ad ulteriori discontinuità. Comporre una vita significa reimmaginare continuamente il futuro e reinterpretare continuamente il passato per dare un significato al presente

(M.C. Bateson: Comporre una vita).

 

In questo contesto di crisi identitaria ed emergenza socioeconomica, l’Orientamento è oggi, per opinione largamente condivisa, strumento e risorsa privilegiata sia per le politiche di inclusione sociale sia per l’attuazione delle politiche del lavoro, in quanto si riconosce che la sua funzione strategica educativo-formativa aiuta i soggetti a: operare in modo autonomo nella società, sviluppando capacità di autovalutazione; operare delle scelte; prendere decisioni; progettare e riprogettare la propria vita nei momenti di passaggio, permettendo di affrontare i momenti di crisi e di transizioni lavorative, personali e di contesto, in un’ottica di apprendimento permanente e di disponibilità ai cambiamenti.

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